Protesi di Ginocchio

Le cause di gonartrosi

  1. Primitiva o idiopatica, quando non è ascrivibile ad una causa precisa e definita
  2. Post-traumatica, quando insorge come conseguenza diretta di una frattura del femore e/o della tibia, oppure se è secondaria ad instabilità articolare (lesione LCA e LCP o poli-legamentosa)
  3. Secondaria a uno scorretto asse meccanico/anatomico del ginocchio: ginocchio valgo (ginocchia a “X”) o ginocchio varo (ginocchia a “parentesi”).
  4. Secondaria a patologie reumatologiche/infiammatorie (ad es. l’Artrite Reumatoide, il LES o Lupus Eritematoso Sistemico e l’artrite psoriasica).

La protesi di ginocchio

Con il termine “protesi di ginocchio” si intende la sostituzione dell’articolazione del ginocchio in conseguenza a processi degenerativi primitivi o secondari, con una articolazione artificiale costituita da materiale metallico e plastico.

Il ginocchio è costituito da tre compartimenti articolari:

  1. Il compartimento mediale
  2. Il compartimento laterale
  3. La femoro-rotulea

Ciascuno di questi compartimenti, da solo o in associazione, può essere interessato dal processo artrosico e pertanto si può rendere necessaria la sostituzione in toto o parziale dell’articolazione. Non è però solo la perdita e il consumo cartilagineo di un compartimento a determinare la scelta chirurgica. Ci sono diversi fattori che devono essere presi in considerazione prima della pianificazione operatoria e il paziente dev’essere accuratamente selezionato.

La protesi monocompartimentale

Con il termine “protesi monocompartimentale di ginocchio” (UKA) si intende la sostituzione di uno solo dei tre compartimenti sopracitati. Il 50% c.a. dei pazienti con problematiche degenerativo-artrosiche al ginocchio potrebbero essere indirizzati ad un trattamento  di “mini-protesi”; di questi il 31% c.a. presenta una compromissione del compartimento mediale, il 12,5% di quello laterale e solo il 4% c.a. presenta una compromissione della  femoro-rotulea. (Rif 1-2)

Questa tecnica MINI-INVASIVA ci permette di sostituire la sola porzione di ginocchio degenerata, risparmiando così il resto. La resezione ossea risulta infatti minima così come il traumatismo dei tessuti molli circostanti; questo approccio consente al paziente un tempo di recupero più breve nel postoperatorio ed una più rapida ripresa della mobilità e della deambulazione. E’ importante però che vengano rispettati dei criteri di selezione del paziente.

Indicazioni

  • Degenerazione monocompartimentale con integrità dell’apparato capsulo-legamentoso
  • ROM passivo  non inferiore a 80°
  • deformità in varo o in valgo non superiore ai 15°

Controindicazioni

  • Degenerazione artrosica interessante gli altri due compartimenti
  • Artrite reumatoide
  • Lesioni del legamento crociato anteriore e/o posteriore.

Nei casi in cui vi sia una degenerazione del compartimento mediale associata ad una instabilità del pivot centrale (lesione LCA o LCP) si può eseguire una tecnica combinata di ricostruzione del LCA con protesi monocompartimentale mediale.

 

 

 

La protesi totale

La protesi totale di ginocchio prevede la sostituzione “in toto” dell’articolazione. In questo caso le indicazioni possono essere estese anche a ginocchia con grandi deformità (ginocchio varo o valgo > 15°) e a pazienti affetti da malattie come l’Artrite Reumatoide e l’Artrite Psoriasica. Una delle poche controindicazioni è rappresentata da processi settici locali, che devono essere preventivamente trattati.

Bibliografia

  1. Cob JP et al. The Knee 16; 473-478 (2009)
  2. Berend MCCJR 2012