L’artrosi dell’anca è una patologia caratterizzata dalla progressiva usura delle superfici articolari, con perdita delle cartilagini di rivestimento e caratterizzata da comparsa di dolore e limitazione funzionale ingravescente.
Generalmente ha una eziopatogenesi degenerativa, ma può essere secondaria a patologie reumatiche (artrite reumatoide, artrite psoriasica..) o essere secondaria a pregresse fratture di femore o di bacino. I sintomi possono andare da un leggero fastidio fino alla zoppia e alla impossibilità deambulatoria.
Il trattamento chirurgico è finalizzato alla risoluzione della sintomatologia dolorosa e al ripristino funzionale con recupero della mobilità articolare.
La via d’accesso anteriore per la chirurgia mini-invasiva: una via ANATOMICA
L’approccio anteriore è l’unica tecnica che segue una via intramuscolare, interstiziale ed internervosa e che quindi riduce considerevolmente il rischio di danneggiamento delle strutture muscolari, tendinee e vascolari e nervose.
Il paziente viene posizionato supino su di un apposito lettino chirurgico. Attraverso una incisione cutanea anteriore di circa 8-10 cm, si raggiunge l’articolazione coxo-femorale passando attraverso il muscolo sartorio e tensore delle fascia lata e successivamente tra il sartorio e il retto femorale senza che venga inciso o sezionato alcun muscolo.
Si procede quindi alla resezione delle strutture ossee degenerate e alla loro sostituzione con le componenti protesiche, combinando fra loro diversi materiali, quali metallo-polietilene e ceramica, scelti a seconda delle caratteristiche del paziente e comunque volti a garantire un risultato ottimale.
Attraverso controlli ampliscopici si controlla che gli arti inferiori abbiano la stessa lunghezza.
I principali vantaggi legati a questa tecnica e all’assenza di “insulto” sui muscoli:
- marcata riduzione del dolore post-operatorio
- deambulazione in carico completo concessa in prima giornata
- rapida riabilitazione
- minor incidenza di lussazioni post-operatorie
- cicatrice chirurgia più piccola ed estetica
Gli svantaggi legati a questa tecnica chirurgica:
- tecnica chirurgica più complessa, che prevede una curva di apprendimento per il chirurgo e talvolta non è adatta a tutti i pazienti (pazienti con masse muscolari particolarmente sviluppate o con alterazioni morfologiche importanti dell’anca)
- Rischio di ledere il nervo femoro-cutaneo laterale della coscia con conseguente area di disestesia cioè di alterata sensibilità cutanea, a livello della faccia laterale della coscia.
CASO CLINICO
- Paziente giovane, displasica, arto ipometrico, dolore e limitazione funzionale.